Alla ricerca di Porcini

A mala voglia cammino a zig zag tra i Castagni alla ricerca dei Porcini. È una passione del mio uomo; e ogni tanto mi lascio convincere a seguirlo per monti. Sveglia all’alba; un’oretta di macchina e poi camminare e ancora camminare non è la mia Domenica ideale. Mentre lui è felice di essere in questo labirinto di piante secolari e cespugli spinosi, dove è facile perdersi; e questo mi mette ansia. Non vedo il momento di ritrovarmi l’asfalto sotto i piedi, è molto più sereno.

Comunque siamo arrivai già a metà mattinata e i cestini sono già semipieni e pesano. Devo orinare ma non voglio farla all’aperto, ci sono altri cercatori di funghi nelle vicinanze. Finalmente vedo, più in alto, una casupola semidiroccata. Avviso Aldo e mi dirigo verso il rudere.

È un “Seccou”, una costruzione, dell’appenino Ligure-Emiliano, nella quale erano ammassate e seccate le castagne nei primi anni dello scorso secolo. Entro in un ambiente semibuio, fuligginoso, freddo, ma alla bisogna va benissimo. Velocemente mi slaccio i pantaloni, abbasso il tanga e accucciandomi mi sciolgo nel liberatorio svuotamento della vescica. Che gran sollievo!

Un fruscio? È Aldo che mi ha raggiunto. Mi ha colto sul fatto, e mi sta guardando con il suo “prendingiro” sorriso. Senza una parola sta slacciandosi i pantaloni e tira fuori il suo semiduro cazzo. Menandoselo si avvicina, mettendomi la conosciuta cappella vicinissima alla mia bocca. Lo guardo in viso, sorrido, allungo la lingua e lecco il mio cazzo. Lui spinge e mi entra tutto in bocca. Non me lo aspettavo! Ma sono felice di essere la sua donna. O meglio la sua maiala. Sono lì accovacciata con il culo nudo e ho appena orinato, con il suo succulento cazzo in bocca. Mi sto eccito sono tutta bagnata di un po’ di tutto. Continuo a succhiare mentre lui mi chiava in bocca. Lo sento gemere sta per sborrarmi in bocca. Mi piace molto il sapore della sua sborra. In un ultimo sospiro mi viene tutto in bocca: sapore dolce salato che bella colazione. Mi aiuta ad alzarmi e mi bacia in bocca. Al porco piace la sua sborra.

Cazzo!! Alle spalle di Aldo; una faccia di uomo è alla finestra! Ha lo sguardo stralunato! Ha visto tutto e continua a guardarci seminudi. Aldo si gira e lo vede. L’uomo sparisce. Aldo, tirandosi su i pantaloni, corre fuori. Speriamo che non succeda un casino. Dopo una veloce e breve corsa Aldo raggiunge l’uomo. Vedo che si affrontano, non capisco che dicono. Con preoccupazione aspetto che succede, non posso far nulla.

Strano si sorridono. Che hanno concordato? Sicuramente una maialata ai miei danni.

Arrivano al Seccou. Il mio Aldo mi guarda e sorride da diavoletto malizioso. Dopo poche frasi di presentazione e spiegazioni capisco che mi vogliono chiavare simultaneamente.

Ok va bene ho voglia di godere da maiala. Entriamo nella costruzione e Aldo lascia l’iniziativa al boscaiolo, il quale mi vuole nuda.

Li guardo e capisco che posso essere la padrona della situazione pur assecondandoli. Inizio a spogliarmi con consumata maestria. Un dopo l’altro gli indumenti volano in faccia al boscaiolo che emette mugolii di goduria. Aldo si è seduto contro il muro e si gode la scena da gran porco che vede la sua donna far la troia per eccitare un vecchio sconosciuto. Sono rimasti il tanga e il reggiseno. Mi avvicino al tipo e le prendo le palle in mano. Ha il cazzo duro sotto le braghe, gli occhi stralunati dalla voglia di scoparmi. Prova a toccarmi e io scatto via. Mugola parolacce nei miei confronti. Riesce ad afferrare il filo posteriore del tanga e tirandolo mi pianta il tanga nella patata, facendomi urlare dal dolore. Lui tira ed io sbraito dal dolore e dalla gran voglia di aver un cazzo nella figa che mi chiavi brutalmente.

Aldo si gode la scena, menandosi il mio cazzo.

Il Boscaiolo riesce a strappare il tanga e lo annusa con voluttà. Guardando Aldo, m’inginocchio davanti all’uomo, armeggio nei bottoni della patta, finalmente gli tiro giù i pantaloni che rivelano mutandoni lunghi di ruvida lana. Un residuo storico. Altri bottoni da lavorare. Finalmente l’uomo è a braghe e mutande abbassate. Quanto è ridicolo con quel cazzo duro e le braghe ammucchiate sugli scarponi. Il cazzo almeno è duro e grosso. Mi prende la testa e la spinge violentemente sulla sua cappella. Un forte odore di urina mi colpisce e mi stordisce. Apro la bocca e lui spinge dentro la sua saporita asta di calda carne cruda.

Aldo mi prende per il culo e mi solleva. Sento il suo/mio cazzo che s’intrufola nelle mie chiappe. Cerca il mio buchino e senza gentilezza me lo spinge dentro. Doloreeeee!! Che passa velocemente. I due uomini senza sincronismo mi sbattono. Sembro una fronda alla balia del vento. Sbattuta da tutte le parti godo brutalmente e maialamente.
I due si scambiano la posizione e mi ritrovo nel culo il cazzo del Boscaiolo. Che più grosso del mio mi riempie tutta. Godo come non mai urlo di piacere animalesco. Sento il mio uomo che riempie la mia bocca di salato nettare. Il boscaiolo con un ennesimo violento spintone mi viene nel culo. Io urlo di piacere e quasi morsico il mio cazzo.
Escono entrambi dai miei buchi gocciolanti e mi lasciano lì nuda, con il reggiseno, ma con tanta goduta.

Dopo esserci rivestiti, il boscaiolo ci invita nella sua baita, dove conosciamo la Moglie che ci offre volentieri e senza saper nulla il pranzo.